Si è svolta sabato 25 novembre 2023 l’assemblea straordinaria indetta da FISM Ferrara che aveva come principale punto all’ordine del giorno la modifica dello statuto. È stata, tra le varie cose, infatti deliberata una modifica che prevede l’acquisizione della personalità giuridica attraverso l’adesione al RUNTS (Registro Nazionale del Terzo Settore).
“La Fism di Ferrara si rinnova e si prepara ad essere un’associazione al passo con i tempi entrando a far parte degli Enti del Terzo settore dove potremo avere prospettive progettuali di più ampio respiro – dichiara Biagio Missanelli, Presidente FISM Ferrara - per fronteggiare al meglio la crisi demografica, la povertà familiare, le problematiche economiche delle scuole. Restano invece invariati i principi costituzionali: accogliere tutti i bambini di qualsiasi religione siano i loro genitori, accogliere i bambini disabili certificati e quelli non certificati ma con grandi problematiche, supportare i genitori e il loro ruolo educativo, facendosi carico delle emergenze di questi ultimi anni, come i piccoli profughi della guerra in Ucraina.
Attualmente circa la metà dei bambini delle scuole d’infanzia della provincia di Ferrara frequenta i servizi educativi FISM: sono infatti iscritti 2633 tra bambini e bambine in 52 scuole dislocate in tutta la provincia.
Durante l’Assemblea si è ricordato inoltre che il 2024 segnerà il cinquantesimo anniversario dalla fondazione della FISM Nazionale a Roma, ma gli archivi della FISM di Ferrara rivelano una storia ancor più ricca di tradizione e impegno. Il 9 ottobre 1972, ben due anni prima della costituzione della FISM Nazionale, veniva infatti registrato ufficialmente l'atto di fondazione dell'"Associazione Beato Giovanni da Tossignano degli Asili e Scuole materne di Ferrara" davanti al Notaio Vincenzo Lucci.
Dieci fondatori, guidati dall'avvocato Paolo Siconolfi, hanno dato vita a questa associazione, la cui domanda di ammissione alla neonata FISM Nazionale fu presentata due anni dopo. Siconolfi, scomparso alcuni anni fa, ha continuato a contribuire attivamente ai Consigli della FISM Provinciale fino a pochi anni prima della sua morte.
Cinquant'anni di vita delle scuole cattoliche nella provincia di Ferrara hanno segnato un percorso di trasformazione. Inizialmente guidate principalmente dalle suore, oggi solo tre delle 52 scuole della provincia hanno ancora le religiose come riferimento educativo e di insegnamento. Il panorama educativo è drasticamente cambiato dal lontano 1972. Nel 2000, l'introduzione della legge 62 ha equiparato le scuole di ispirazione cristiana a quelle statali, promuovendo la parità nei doveri costituzionali di accoglienza, uguaglianza e rispetto reciproco. Tuttavia, la parità economica resta un obiettivo ancora da raggiungere, per il quale FISM è impegnata a lavorare quotidianamente.
Le sfide non sono mancate: il calo demografico ha costretto molte scuole a chiudere i battenti, lasciando vuoti spazi che non sono stati facilmente sostituiti.
“La scuola cattolica, presente nei territori di Ferrara e sul piano nazionale, molto prima della scuola pubblica, ha formato generazioni, ha nutrito i bambini affamati durante la guerra (essendoci scuole che hanno più di 100 anni), ha fornito istruzione agli analfabeti e ha sostenuto le famiglie più povere nella nostra Provincia e in tutta la Nazione
Proseguiamo dunque il nostro impegno con questa nuova veste del nostro statuto, con la certezza che per lavorare al meglio abbiamo bisogno della sinergia con le Istituzioni Pubbliche, con tutti i soggetti formativi ed educativi pubblici e privati e con i genitori, perché il compito educativo che ci siamo prefissi verso i più piccoli non si può perseguire da soli” ha concluso il Presidente.
28 novembre 2023
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